UNA MAGLIA D'ANGORA PER L'INVERNO...
Ancora possiamo godere di temperature miti ma l’Autunno farà spazio piano piano al suo successore l’Inverno con il suo gelo, il vento, l’umidità; quindi per tempo pensiamo a come e in che modo proteggere il nostro corpo per riscaldarlo.
Sul mercato i prodotti sono tanti: dalle fibre naturali di origine sia vegetale che animale e fibre artificiali o di riciclaggio.
Cerchiamo di riordinare un po’ le idee su cosa è meglio per ciascuno di noi.
Parliamo qui in primo luogo a cosa ci dà benessere e ci piace mettere direttamente a contatto con la pelle, anche in base alle nostre esigenze o necessità fisiche.
Come reagisce la pelle se indossiamo una maglietta di cotone o di lana o di angora, piuttosto che fatta di fibre sintetiche o artificiali (poliestere, nylon, poliacrilico)?
Tra queste la meno conosciuta ma la più pregiata per le sue caratteristiche è sicuramente l’angora.
ANGORA: CARATTERISTICHE
L’angora è una fibra estremamente sottile e morbida ottenuta dal coniglio d’angora.
E’ tra le fibre più sottili, lunghe e setose che si trova in natura.
Non risulta irritante sulla pelle e offre un enorme potere di “coibentazione”(capacità di trattenere il calore), grazie al fatto che la fibra al suo interno è praticamente cava. Infatti se la guardiamo al microscopio la fibra presenta delle camere d’aria che conferiscono una forza isolante.
La produzione di una lievissima peluria che si forma sul tessuto esterno contribuisce inoltre ad aumentare la distanza tra il corpo e l’ambiente esterno.
Tutte queste caratteristiche fanno si che i prodotti in angora permettano maggiore traspirazione della pelle e dispersione del sudore rispetto altri tessuti dalla struttura più chiusa. Infatti più è compatto il tessuto e più risulta difficile l’allontanamento dell’umidità dal nostro corpo.
Allo stesso tempo questa fibra impedisce il trapasso dell’aria fredda proveniente dall’esterno cosicché la temperatura corporea ottiene una protezione ideale.
Il pelo d’angora è bianco naturalmente e quindi non è necessario sottoporla a sbiancamento con sostanze chimiche, né idratanti o ammorbidenti perché già morbida e setosa per natura.
Altro particolare importante del pelo d’angora è che la sua punta è arrotondata, quindi non punge, eliminando il fastidioso effetto di “prurito della lana” che molte persone avvertono nell’indossare capi di lana.
ANGORA: COMPOSIZIONE E CURA
Come molte fibre naturali pregiate, anche la lana d’angora non ha grande resistenza all’usura o ai lavaggi e quindi viene mixata ad altri tessuti per migliorarne la resa.
Tecnicamente la materia prima utilizzata e ottenuta dalla tosatura o meglio con il nuovo metodo della pettinatura dell’animale. I processi di lavorazione del pelo d’angora sono lenti, precisi e meticolosi, eseguiti da operatori esperti e qualificati, per tutto questo ne consegue un costo del prodotto finito più elevato rispetto a prodotti industriali.
LAVAGGIO DEI CAPI
Questo tipo di lana presenta la tendenza all’infeltrimento, il che la rende sensibile all’umidità perciò viene mescolata con altre fibre.
Ecco che in commercio la percentuale presente in angora nei prodotti varia dal 20% al 50% con aggiunta di cotone o lana vergine o pura seta o kashmir e sempre una parte di poliacrilico per renderli maggiormente resistente.
La prima regola per preservare al meglio la lana d’angora è evitare i lavaggi frequenti.
La detersione va effettuata solo quando necessario, mai a secco mai lavatrice né asciugatrice. Il lavaggio deve essere eseguito a mano in acqua fredda e detersivo delicato, anche shampoo neutro. Mai strofinare la lana ma limitarsi ad immergere il capo più volte senza torcere, l’acqua va tolta poi avvolgendo il capo con un asciugamano. Non esporre al sole.
Toccare con mano un prodotto in angora è l’unico modo per capire di cosa parliamo.
Un buon assortimento di prodotti dalle calze, ginocchiere, panciere di tutte le pesantezze, magliette a spalla larga, mezza manica , manica lunga da donna e da uomo vi aspettano per essere provate.
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